A seguito delle polemiche su recenti dichiarazioni di Ciarrapico, pubblico questo post tratto dal Blog
"i morti dimenticati"
---------Donne Fasciste: Franca Barbier
...donne con le Gonne, Femminili, non femministe, ma che al momento del bisogno scelsero di stare a difesa della Patria, contro il Nemico contro il quale si era cominciata la guerra, deluse dal vedere tornare gli uomini partiti con un fiore in bocca per il fronte. Magari gettando alle ortiche le divise. Forse avrebbero preferito vederli morire in terra di sicilia, rigettando in mare l' invasore che si era servito di quella Mafia che oggi noi conosciamo come uno dei cancri che attanagliano la Nostra Italasia. Moltissime di queste Donne con le Gonne pagarono o con la vita o con inaudite atrocità la loro libera scelta.Una di queste fu Franca Barbier, fucilata a soli 21 anni dall'odio partigiano. Ecco la motivazione della sua Medaglia d' Oro: «Catturata dai partigiani manteneva un contegno deciso, rifiutando di entrare a far parte della banda e riaffermando la sua intransigente fedeltà all'Idea. Condannata dal tribunale improvvisato, le fu promessa la vita se avesse rinunziato ai princìpii suoi. Rimasta ferma nella sua fede e portata davanti al plotone di esecuzione, ebbe la forza di gridare "Viva l'Italia! Viva il Duce!" ordinando il fuoco. Di fronte al suo coraggio i partigiani non ebbero la forza di eseguire l'ordine, fu uccisa dal capo con un colpo alla nuca. Fulgido esempio di volontaria, la sua morte è fonte di luce». La Salma venne rintracciata solo nell'ottobre del '46. Oggi riposa nella tomba di famiglia, accanto al fratellino Franco, morto a pochi anni. Ecco la lettera scritta alla madre prima della fucilazione:" Mamma mia adorata,purtroppo è giunta la mia ultima ora. E’ stata decisa la mia fucilazione che sarà eseguita domani, 25 luglio. Sii calma e rassegnata a questa sorte che non è certo quella che avevo sognato. Non mi è neppure concesso di riabbracciarti ancora una volta. Questo è il mio unico, immenso dolore. Il mio pensiero sarà fino all'ultimo rivolto a te e a Mirko. Digli che compia sempre il suo dovere di soldato e che si ricordi sempre di me. Io il mio dovere non ho potuto compierlo ed ho fatto soltanto sciocchezze, ma muoio per la nostra Causa e questo mi consola.E' terribile pensare che domani non sarò più; ancora non mi riesce di capacitarmi. Non chiedo di essere vendicata, non ne vale la pena, ma vorrei che la mia morte servisse di esempio a tutti quelli che si fanno chiamare fascisti e che per la nostra Causa non sanno che sacrificare parole.Mi auguro che papà possa ritornare presso di te e che anche Mirko non ti venga a mancare. Vorrei dirti ancora tante cose, ma tu puoi ben immaginare il mio stato d'animo e come mi riesca difficile riunire i pensieri e le idee. Ricordami a tutti quanti mi sono stati vicini. Scrivi anche ad Adolfo, che mi attendeva proprio oggi da lui. La mia roba ti verrà recapitata ad Aosta. Io sarò sepolta qui, perché neppure il mio corpo vogliono restituire. Mamma, mia piccola Mucci adorata, non ti vedrò più, mai più e neppure il conforto di una tua ultima parola, né della tua immagine. Ho presso di me una piccola fotografia di Mirko: essa mi darà il coraggio di affrontare il passo estremo, la terrò con me.Addio mamma mia, cara povera Mucci; addio Mirko mio. Fa sempre innanzitutto il tuo dovere di soldato e di italiano. Vivete felici quando la felicità sarà riconcessa agli uomini e non crucciatevi tanto per me; io non ho sofferto in questa prigionia e domani tutto sarà finito per sempre.Della mia roba lascio te, Mucci, arbitra di decidere. Vorrei che la mia piccola fede la portassi sempre tu per mio ricordo. Salutami Vittorio. A lui mi rivolgo perché in certo qual modo mi sostituisca presso di te e ti assista in questo momento tragico per noi Addio per sempre, Mucci! Franca"Franca Barbier venne freddata dal comandante parigiano Mezard a Champorcher (Valle d' Aosta) il 25 Luglio 1944 con un colpo alla nuca dopo che, come ho detto, il plotone d'esecuzione si era rifiutato di aprire il fuoco.
...donne con le Gonne, Femminili, non femministe, ma che al momento del bisogno scelsero di stare a difesa della Patria, contro il Nemico contro il quale si era cominciata la guerra, deluse dal vedere tornare gli uomini partiti con un fiore in bocca per il fronte. Magari gettando alle ortiche le divise. Forse avrebbero preferito vederli morire in terra di sicilia, rigettando in mare l' invasore che si era servito di quella Mafia che oggi noi conosciamo come uno dei cancri che attanagliano la Nostra Italasia. Moltissime di queste Donne con le Gonne pagarono o con la vita o con inaudite atrocità la loro libera scelta.Una di queste fu Franca Barbier, fucilata a soli 21 anni dall'odio partigiano. Ecco la motivazione della sua Medaglia d' Oro: «Catturata dai partigiani manteneva un contegno deciso, rifiutando di entrare a far parte della banda e riaffermando la sua intransigente fedeltà all'Idea. Condannata dal tribunale improvvisato, le fu promessa la vita se avesse rinunziato ai princìpii suoi. Rimasta ferma nella sua fede e portata davanti al plotone di esecuzione, ebbe la forza di gridare "Viva l'Italia! Viva il Duce!" ordinando il fuoco. Di fronte al suo coraggio i partigiani non ebbero la forza di eseguire l'ordine, fu uccisa dal capo con un colpo alla nuca. Fulgido esempio di volontaria, la sua morte è fonte di luce». La Salma venne rintracciata solo nell'ottobre del '46. Oggi riposa nella tomba di famiglia, accanto al fratellino Franco, morto a pochi anni. Ecco la lettera scritta alla madre prima della fucilazione:" Mamma mia adorata,purtroppo è giunta la mia ultima ora. E’ stata decisa la mia fucilazione che sarà eseguita domani, 25 luglio. Sii calma e rassegnata a questa sorte che non è certo quella che avevo sognato. Non mi è neppure concesso di riabbracciarti ancora una volta. Questo è il mio unico, immenso dolore. Il mio pensiero sarà fino all'ultimo rivolto a te e a Mirko. Digli che compia sempre il suo dovere di soldato e che si ricordi sempre di me. Io il mio dovere non ho potuto compierlo ed ho fatto soltanto sciocchezze, ma muoio per la nostra Causa e questo mi consola.E' terribile pensare che domani non sarò più; ancora non mi riesce di capacitarmi. Non chiedo di essere vendicata, non ne vale la pena, ma vorrei che la mia morte servisse di esempio a tutti quelli che si fanno chiamare fascisti e che per la nostra Causa non sanno che sacrificare parole.Mi auguro che papà possa ritornare presso di te e che anche Mirko non ti venga a mancare. Vorrei dirti ancora tante cose, ma tu puoi ben immaginare il mio stato d'animo e come mi riesca difficile riunire i pensieri e le idee. Ricordami a tutti quanti mi sono stati vicini. Scrivi anche ad Adolfo, che mi attendeva proprio oggi da lui. La mia roba ti verrà recapitata ad Aosta. Io sarò sepolta qui, perché neppure il mio corpo vogliono restituire. Mamma, mia piccola Mucci adorata, non ti vedrò più, mai più e neppure il conforto di una tua ultima parola, né della tua immagine. Ho presso di me una piccola fotografia di Mirko: essa mi darà il coraggio di affrontare il passo estremo, la terrò con me.Addio mamma mia, cara povera Mucci; addio Mirko mio. Fa sempre innanzitutto il tuo dovere di soldato e di italiano. Vivete felici quando la felicità sarà riconcessa agli uomini e non crucciatevi tanto per me; io non ho sofferto in questa prigionia e domani tutto sarà finito per sempre.Della mia roba lascio te, Mucci, arbitra di decidere. Vorrei che la mia piccola fede la portassi sempre tu per mio ricordo. Salutami Vittorio. A lui mi rivolgo perché in certo qual modo mi sostituisca presso di te e ti assista in questo momento tragico per noi Addio per sempre, Mucci! Franca"Franca Barbier venne freddata dal comandante parigiano Mezard a Champorcher (Valle d' Aosta) il 25 Luglio 1944 con un colpo alla nuca dopo che, come ho detto, il plotone d'esecuzione si era rifiutato di aprire il fuoco.
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