venerdì 12 settembre 2008

Le nuove città invisibili

- Marco, io nasco da poveri contadini e adesso il mio regno è infinito, i miei emissari che si recano alla frontiera impiegano mesi per raggiungerla, cambiano 8 cavalli e a volte non fanno nemmeno ritorno, dimmi allora tu, che giungi proprio ora da oriente cosa c’è oltre il mio regno.
- Grande Khan, anche se viaggiassi anni e per mille posti differenti, non riusciresti mai ad uscire dal tuo palazzo, le città oltre il tuo confine sono lontane si, ma lo sono ancora di più per te, dimmi grande Khan, che senso avrebbe raccontarti di baracche tenute su dal fango o di palazzi ricoperti di specchi se poi tu non sai di cosa sto parlando, che senso avrebbe raccontarti delle mirabolanti imprese degli avventurieri se tu non sai cosa vuol dire essere uomo? Vedi grande Khan, hai fatto una scelta, come tutti, compreso me, e tale scelta ci condanna a destini imprevedibili, la soddisfazione di noi stessi ….
- Basta, ora vattene, non ho più tempo per te….

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